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La guida per scegliere il migliore accappatoio

Pensare alla doccia è già l’inizio del relax, se poi è possibile immergersi in una vasca da bagno tanto meglio.

Quello del benessere è un concetto sempre meno misterioso e inesplorato, fatto di emozioni e sensazioni che possono stravolgere e cambiare il finale di una giornata allontanando lo spettro dello stress.

Una volta concluso il bagno rilassante arriverà poi il momento di uscire e asciugarsi, per dedicarsi ad attività e gesti automatici che accompagnano il rituale del sonno.

Si dice che le idee migliori vengano sotto la doccia ma non è sempre vero.

Quando entra in scena l’accappatoio, a metà strada tra il capo di abbigliamento e un asciugamano avvolgente, si entra in modalità relax e libertà assoluta: il momento perfetto per la fantasia.

Si può scegliere e personalizzare per rispondere a esigenze di praticità, eleganza e qualità dei materiali: la guida degli esperti di Soho Milano risulterà utile a destreggiarsi tra tessuti e morbidezze.

Perché una cosa è asciugarsi ricorrendo a un asciugamano, magari piccolo e inadatto al ruolo, altra cosa è invece lasciarsi avvolgere e coccolare da un abbraccio delicato.

Il nostro corpo se lo merita, un’attenzione importante e necessaria che si riflette immediatamente anche sullo stato d’animo e sull’umore complessivo della persona.

I materiali, i colori e gli accessori

Quando si va in cerca dell’accappatoio perfetto – ovvero un capo troppo spesso sottovalutato ma di grande impatto sul benessere – bisogna tenere conto di diversi aspetti fondamentali in particolare per quanto riguarda colori e materiali, ma anche il pianeta degli accessori.

Si distinguerà tra accappatoi per adulti, sportivi e quelli per bambini i quali ultimi potranno essere vissuti come il mantello di un supereroe e ‘griffati’ con i popolari personaggi a fumetti.

Per i materiali, in generale l’accappatoio è realizzato in spugna ma non mancano modelli fatti in velluto di cotone (morbidi al tatto e piuttosto spessi) o anche in microfibra (dunque leggeri, sintetici e con buona capacità assorbente), cotone ‘waffle’ (un materiale leggero e poco ingombrante) e infine in raso, anche se in quest’ultimo caso si tratta di un capo inadatto al post-bagno dunque più ornamentale con funzione di vestaglia.

I modelli sono tanti – quelli a tema calcistico sono molto gettonati – ciascuno dei quali è provvisto di differenti accessori a cominciare dal cappuccio (ideale per asciugare prima i capelli) e le tasche, inoltre sono di diverse lunghezze con quello corto che in particolare risulterà ideale per tenerlo indosso come un cappotto e girare per la casa col turbante in testa.

Infine uno sguardo ai colori, una scelta che va anche in base all’utilizzo che si ha intenzione di fare dell’oggetto.

Meglio se scuro e di fibra resistente per affrontare le ‘sfide’ della palestra, mentre si potrà liberare la fantasia (tra ricami e dettagli) per quelli da usare in casa.

I modelli femminili sono generalmente legati a colori più chiari – dal bianco al violetto – mentre quelli maschili prediligeranno il blu, il nero o l’arancione.

A prescindere dal modello verso il quale siamo orientati, sarà sempre utile provare prima dell’acquisto l’accappatoio: in questo caso la vestibilità è davvero fondamentale. 

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