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La tecnologia nella produzione vinicola

La produzione del vino, attualmente, è soggetta a norme molto rigide. Al contempo, però, la vinificazione è anche considerata una vera e propria arte che da vita a un vino unico. Fattori determinanti sono certamente il terreno, le condizioni del tempo atmosferico, la tipologia di vitigni e lo stile di vinificazione. La tecnologia nella produzione vinicola gioca, certamente un ruolo fondamentale. Che lo si produca in modo artigianale o a livello industriale, ci sono dei “segreti” che rendono il vino un affascinante piacere per il palato.

Produzione vinicola, l’importanza della vinificazione

Tutti i produttori di vino, per ottenere un risultato significativo, coniugano tradizione e modernità in sapiente equilibrio in modo da immettere sul mercato un prodotto di qualità e altamente competitivo. Questo è necessario perché o consumatori sono sempre più orientati verso l’acquisto di vini di qualità.

Tutto il processo di vinificazione, per ottenere il massimo della qualità, deve essere seguito con la massima cura, a partire dalla coltivazione dell’uva fino al momento dell’imbottigliamento.

In particolare è importante la fase della vinificazione, il momento in cui il mosto viene lasciato a fermentare nei catini per circa 7-10 giorni. Proprio in questa fase lo zucchero che è contenuto nel mosto si trasforma in alcol e anidride carbonica. Vi è poi la fase della svinatura, il momento in cui il vino viene filtrato per essere successivamente travasato.

La fase dell’affinamento

Una delle fasi che richiedono maggiore cura è quella dell’affinamento, quella in cui il vino viene lasciato a invecchiare all’interno di botti di rovere o altra tipologia di contenitore quali anfore, botti in ferro o botti in cemento. Si tratta di un processo artigianale, ma che può essere facilitato dall’utilizzo della tecnologia. La scelta di un contenitore invece di un altro cambia le caratteristiche organolettiche del vino.

Chi considera di far invecchiare il vino in botti di rovere si trova davanti al problema della loro igienizzazione, al fine di eliminare i microorganismi presenti che potrebbero modificare il processo di maturazione del vino stesso.

Disinfettare le botti con l’ozono

Un procedimento innovativo per la disinfezione delle botti di rovere è la bonifica per mezzo dell’ozono. L’ozono è un disinfettante sicuro ed efficace, molto utilizzato, per l’appunto, nel settore vinicolo. Inoltre, l’ozono è anche un potente antiossidante che riesce a eliminare rapidamente batteri, funghi, virus, muffe, e che ha come vantaggio, rispetto ad altri disinfettanti, quello di non penetrare nel legno.

Con tale botte trattamento si possono disinfettare numerosi contenitori, consentendo quindi al produttore di accelerare tutto il percorso. Inoltre, grazie a questa tecnologia, si può risparmiare notevolmente sul consumo di acqua, senza andare a impattare sull’ambiente.

L’imbottigliamento

Un altro passo chiave nella produzione vinicola è quello dell’imbottigliamento, il processo che meglio si presta a un utilizzo della tecnologia industriale. Basti pensare che tutto il processo, una volta eseguito esclusivamente a mano, può essere interamente meccanizzato, consentendo un ingente risparmio di risorse energetiche e di tempo.

Grazie al progresso tecnologico, quindi, questa attività può essere non solo meccanizzata, ma anche digitalizzata, in linea con i tempi e con la competitività del settore.

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